Artisti

STEFANO SALETTI & BANDA IKONA

CAFE' LOTI

CARACAS

STEFANO SALETTI & BARBARA ERAMO

SALE

Progetti speciali:
IL MEDITERRANEO E' DONNA: Canti e racconti di mare
Raccontare il Mediterraneo attraverso le voci delle donne: cantanti, scrittrici, madri, rifugiate, migranti. Con Stefano Saletti, la Banda Ikona e le voci di Barbara Eramo, Lucilla Galeazzi, Yasemin Sannino, Gabriella Aiello, Eva Coen, Raffaela Siniscalchi e con Nando Citarella, Pejman Tadayon e Voci migranti / Baobab ensemble / Coro Rifugiati e richiedenti asilo Sprar Roma / Coro polifonico Istituto Corelli diretti dal maestro Angelo Fusacchia.

IL PONTE DEL DIALOGO: Suoni e canti tra le sponde del Mediterraneo
Canti della tradizione turca, della diaspora ebraico sefardita, nell’antica lingua Sabir del Mediterraneo, cantigas spagnole di pellegrinaggio, canti del Sud Italia. Stefano Saletti e la cantante turcoitaliana Yasemin Sannino presentano un percorso di musica e parole che parte dal Sud Italia e arriva in Turchia toccando via via le sponde degli altri Paesi che si affacciano sul Mediterraneo. Con loro il sassofonista Gabriele Coen, il contrabbassista Marco Loddo e il percussionista Giovanni Lo Cascio.

CARMINA BURANA: Dalla tradizione popolare a Orff
Con la direzione artistica di Nando Citarella, Stefano Saletti, Pejman Tadayon (Cafè Lotì). L’incontro tra la tradizione popolare e la musica colta: le musiche e i canti medievali originali dei Carmina integrati con la partitura di Carl Orff; l’unione di coro, pianoforte e percussioni sinfoniche con gli strumenti antichi e popolari. Cento persone sul palco tra cantanti, musicisti, solisti. Un grande ensemble che vuole tracciare un ponte tra storia e tradizione, cercando di riportare i canti religiosi o profani, scherzosi, amatori, satirici, blasfemi e mistici che compongono i Carmina Burana, alla loro dimensione originaria alla quale si ispirò Carl Orff per la sua omonima composizione nel 1937.

HO VISTO NINA VOLARE: De André riletto tra jazz ed etnica
Rielaborazione in chiave etno-jazz della musica del grande Fabrizio De Andrè. Con Raffaela Siniscalchi alla voce, Gabriele Coen al sax e clarinetto, Stefano Saletti chitarra, oud e bouzouki e Mario Rivera al basso acustico. Una rilettura originale delle stupende canzoni e di una musica già nella memoria di tutti.

MAD MED: Improvvisazione tra world music e jazz
MAD MED è un libero contenitore di musiche improvvisate, nel quale vengono agitate e rimescolate le suggestioni di un onirico viaggio tra le sponde del Mediterraneo. Nasce dalle interazioni musicali che si creano tra le tessiture ritmiche e percussive di Giovanni Lo Cascio, gli strumenti a corda di Stefano Saletti, i fiati di Renato Vecchio, tre musicisti con un solido background alle spalle frutto delle molteplici esperienze nell’ambito Folk/World/Jazz/Rock.


SHUSURRUS: Un ponte dall’Oriente all’Occidente
Shusurrus è un gruppo di musicisti che vivono nella città di Roma, dove storia e culture diverse si incrociano spesso nei quartieri etnici e nel mondo dello spettacolo. Si sono trovati intorno alla voglia di esplorare nuovi orizzonti attraverso suoni già conosciuti, per creare nuove atmosfere con i loro strumenti. I suoni delle tablas indiane, del sapeh del Borneo, del duduk dell ‘Armenia, dell’oud e alla chitarra del Mediterraneo, li hanno portati a creare una fusione unica e originale.
Le loro performance possono partire da pezzi tradizionali od originali, sui quali si costruisce poi una tessitura melodica in gran parte basata sull’improvvisazione. Con: Jacelyn Parry - Sape e voce (Australia, Malesia), Riccardo Manzi - Chitarra e live electronics (Italia) , Rashmi Bhatt - Tablas (India), Pasquale Laino - Duduk, Saxofono e Clarinetto (Italia), Stefano Saletti - Oud e bouzouki (Italia).

MINIMAL NOISES: Duo per corde, fiati e live electronics
L’incontro tra linguaggi differenti attraverso l’improvvisazione e la contaminazione di stili, timbri e generi musicali. Questo è “Minimal Noises”, il nuovo progetto del polistrumentista Stefano Saletti e del sassofonista Gabriele Coen, basato sulla sperimentazione del dialogo in musica come in un antico rituale che unisce tradizione e modernità. Da anni presenti sulla scena italiana e internazionale nell’ambito della musica world, jazz e popolare, Saletti e Coen attingono al repertorio mediterraneo, sefardita, arabo, balcanico sviluppato in anni di collaborazione nella Banda Ikona, ma lo utilizzano come semplice traccia sonora per intraprendere un nuovo percorso che ha nell’improvvisazione e nella irripetibilità del gesto sonoro il suo cardine. Un flusso da catturare nell’istante in cui accade e dal quale ripartire per creare nuovi mondi sonori. Con la libertà della composizione in tempo reale che nasce dall’ascolto e dalla conoscenza dell’altro.